Dopo una notte tormentata di mare mosso, giovedì 17 gennaio 2013 siamo approdati nel porto di Palermo. Nostra compagna di viaggio, ancora una volta, la pioggia; ma certamente non fastidiosa come a Marsiglia, una pioggia quasi da nord Europa, sebbene ci troviamo in Sicilia, fitta e leggera. La temperatura però è gradevolissima per essere gennaio: oltre 20°!
Palermo è il primo porto di quelli previsti dal nostro itinerario in cui la nave approda vicino al centro, perciò non c’è bisogno di organizzarsi con mezzi pubblici o navette per raggiungere le maggiori attrattive turistiche, basta avere delle scarpe comode e voglia di esplorare questa magnifica città.
Appena usciti dal porto ci vengono incontro diversi ragazzi che ci propongono escursioni per la città (ci offrono anche la possibilità di girare per la città in Apecar) o nei dintorni, ma noi veniamo da una notte di mare mosso e vogliamo goderci la città con i nostri ritmi, sentendoci liberi di rientrare quando vogliamo. Inoltre né io né il mio Lui siamo mai stati a Palermo quindi quella di oggi sarà per così dire una visita preliminare, per dare un’occhiata ai monumenti più famosi del centro storico.
Dal Terminal Crociere imbocchiamo via Amari fino a raggiungere Piazza Ruggiero Settimo, da cui si può ammirare il Teatro Politeama.
I nostri occhi tuttavia vengono colpiti da un elegante locale nell’adiacente Piazza Castelnuovo: all’interno, disposte in maniera perfetta all’interno delle vetrine da esposizione, si trovano tutte le migliori prelibatezze della cucina siciliana e anche se in nave di certo non manca il cibo e ci si sente perennemente sazi, non si può rinunciare ad assaggiare i cannoli siciliani e le arancine! Il palato non trova minor gioia degli occhi e questo momento della mia escursione siciliana mi rimarrà impresso per sempre (non solo sui fianchi).
Dopo la sosta gastronomica proseguiamo la nostra passeggiata lungo via Ruggiero Settimo, un’elegante strada piena di negozi, fino ad arrivare a Piazza Verdi, dove si erge in tutta la sua magnificenza il Teatro Massimo. E’ possibile partecipare a una visita guidata del teatro e avendola fatta nei teatri di altre città mi sento di consigliarlo. Come ho già spiegato in precedenza, non mi ero preparata molto in previsione di questa crociera, quindi purtroppo a Palermo non ho colto questa opportunità, ma spero di poterlo fare la prossima volta che farò tappa in città.
La nostra meta successiva è l’imperdibile Cattedrale di Palermo, per raggiungere la quale non scegliamo la via più breve, ma la via più caratteristica, via Maqueda, fino a raggiungere la Piazza dei Quattro Canti. Da lì imboccando via Vittorio Emanuele si raggiunge in breve la maestosa Cattedrale di Palermo che si erge in tutto il suo splendore.
In Italia ci sono moltissime chiese e monumenti sacri che lasciano a bocca aperta per il loro aspetto grandioso, mi vengono in mente solo per citarne alcune San Pietro a Roma, il Duomo di Milano, San Marco a Venezia, Santa Maria del Fiore a Firenze, il Duomo di Orvieto e quello di Siena. La Cattedrale di Palermo con la sua commistione di stili e l’ampissimo sagrato non è certamente da meno: si percepisce la sacralità cristiana, unita all’influenza arabo-normanna e allo stile mediterraneo.
Per visitare al meglio la cattedrale sarebbe stato essere utile consultare questo sito durante la visita. Tuttavia, pur non avendo alcuna guida della Cattedrale con noi, non ci siamo potuti perdere la cappella dove sono conservate le reliquie della Santa Patrona della città di Palermo, Santa Rosalia.
Dopo aver visitato la Cattedrale, una visita di Palermo che si rispetti non può non prevedere di raggiungere il Palazzo dei Normanni e la Cappella Palatina. Per fare questo riprendiamo via Vittorio Emanuele fino a Porta Nuova. Il Palazzo dei Normanni rimane sulla sinistra; tuttavia per accedere alla Cappella Palatina occorre fare il giro di tutto il palazzo perché l’ingresso rimane sul lato di Piazza Indipendenza.
Purtroppo durante la mia visita a Palermo non è stato possibile visitare la Cappella Palatina, sebbene non riesca a ricordarmi per quale motivo. Sicuramente quando tornerò a Palermo sarà la prima cosa che andrò a visitare perché avendo visto parecchie foto credo veramente che sia uno dei luoghi imperdibili di questa città ricchissima di monumenti.
Complici la pioggia e la stanchezza, dopo il Palazzo dei Normanni decidiamo di dirigerci lentamente verso il porto per fare ritorno sulla nave. Scegliamo però di non fare lo stesso percorso che avevamo fatto all’andata, così da vedere ancora qualche bel monumento di questa città.
Riprendiamo quindi via Vittorio Emanuele e la percorriamo nuovamente fino ai Quattro Canti e da lì, imboccando via Maqueda, in breve raggiungiamo la monumentale Fontana Pretoria, poi la Chiesa di San Cataldo, l’adiacente Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio e poco distante la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria.
Da Piazza Bellini dove si affacciano queste chiese, in breve raggiungiamo via Roma che imbocchiamo in direzione di Piazza Politeama. Si tratta di un’elegante via centralissima di Palermo, piena di negozi e piacevole per il passeggio.
È una piacevole passeggiata (soprattutto se non piove) ma non proprio brevissima, conviene prendersi tutto il tempo necessario per raggiungere il porto con calma, cogliendo l’occasione per bere un caffè e magari gustare ancora qualcosa della prelibata gastronomia siciliana oppure comprare qualcosa da portare a casa; io ad esempio presi in un negozio di specialità alimentari un barattolo di pesto di pistacchi davvero indimenticabile.
Talvolta tendiamo a sottovalutare le tappe nelle città italiane e spesso, come in questo caso, facciamo male. Palermo è una città che mi ha stupita per la magnificenza del suo centro storico, fatto di palazzi sacri e civili di notevole interesse architettonico. Indubbiamente mi rimane il rimpianto di non aver visitato il Teatro Massimo e la Cappella Palatina ma sono certa che non mancheranno altre occasioni in futuro. Sarò ripetitiva ma un ruolo importante di questa mia brevissima visita in Sicilia lo ha giocato la gastronomia locale: sono una buona forchetta e la cucina siciliana è davvero superlativa!
Siamo stati a Palermo questa settimana e devo dire che abbiamo avuto l’onore ed il piacere di essere accompagnati nella nostra passeggiata da un tassista bravissimo anche come guida turistica. Si chiama Franco ed ha il taxi Firenze 9. É preparatissimo e ci mette talmente tanto entusiasmo che Palermo diventa una città tutta da scoprire e da ammirare. Consiglio a tutti di affidarsi a Franco. Ci ha mostrato anche la Chiesa del Gesù. Un capolavoro non molto famoso ai più, ma che mi ha sopraffatta con il suo fascino ricercato e raffinatissimo. Spero che anche voi possiate affidarvi a Franco. Non ve ne pentirete!
Grazie del suggerimento!
Quando tornerò a Palermo allora oltre alla Cappella Palatina mi segno la Chiesa del Gesù.
Ciao, scusa la curiosità, il tassista ti ha accompagnato per quanto tempo e quanto hai speso? Siamo in 4 in procinto di far tappa a Palermo e la Tua soluzione mi aggrada se non troppo onerosa.
Grazie
Ciao Claudio!
Grazie per aver lasciato un commento. Spero che Marianna lo veda e ti risponda.
Buona crociera!
Abbiamo speso circa 100 euro ma dalla mattina fino al pomeriggio e poi ci aspettava mentre scendevamo a visitare i monumenti e ci ha fatto anche da Cicerone.